Il modo più comune per ricaricare il tuo veicolo elettrico sarà sempre farlo da soli a casa, durante la notte. Oppure durante il giorno, sul posto di lavoro, nel caso in cui il tuo datore di lavoro abbia installato delle colonnine. In tal caso, basta collegare il veicolo a una normale presa AC. La batteria viene ricaricata utilizzando il caricabatterie di bordo del veicolo, progettato per una ricarica lenta, in media da 6 a 8 ore.
In questo caso viene utilizzata una normale presa domestica o una specifica wall box per aumentare la potenza.
Per velocizzare la ricarica, certi veicoli, come la Renault Zoe, sono stati progettati con a bordo un caricabatterie molto più potente. È in grado di arrivare fino a 43 kW, per cui il tempo di ricarica si riduce a meno di un’ora. Tuttavia, questa forma di ricarica si applica solo a un numero limitato di veicoli e richiede il collegamento ad apposite colonnine di ricarica. In questo caso sono dotate di presa T2, oltre alle prese di tipo domestico.
Per ridurre i tempi di ricarica per tutti i veicoli, l’altra soluzione è quella di collegare la batteria direttamente a un caricabatterie esterno che svolga tutta la conversione di potenza. In questo caso si parla di Modalità 4. Per questo tipo, la colonnina di ricarica esterna incorpora un elaborato protocollo di comunicazione per garantire una ricarica sicura e ottimizzata del veicolo. Il tempo di ricarica solitamente previsto è compreso tra 30 minuti e 1 ora.
IES Synergy ha progettato una scheda di comunicazione che supporta tutti questi protocolli.
In questo caso si tratta di minimizzare il più possibile il tempo di ricarica, in un’ottica di ricarica in viaggio, quando si percorrono lunghe distanze in autostrada. I tempi di ricarica vengono conteggiati in una decina di minuti, questo ovviamente se la batteria del veicolo può sostenerlo. Le potenze in gioco sono molto elevate: 150 kW o addirittura 350 kW. IES Synergy è impegnata in programmi di sviluppo per affrontare questi problemi nel prossimo futuro.
Data la grande capacità delle batterie, e per non appesantire gli autobus con grossi caricabatterie di bordo, la ricarica lenta (spesso effettuata in deposito durante la notte), si affida nella stragrande maggioranza dei casi a questi caricabatterie esterni. Le potenze erogate sono dell’ordine dei 50 kW, talvolta accoppiate tra loro (come proposto da IES Synergy), per garantire flessibilità di ricarica durante la notte.
Anche la ricarica rapida è una soluzione esistente, montando i caricabatterie in ciascun terminal di linea. In questo caso gli autobus si ricaricano velocemente, una volta completato il percorso della linea, grazie ad un sistema a pantografo. Le potenze utilizzate sono notevoli, da 300 a 600 kW. Ciò impone anche vincoli di installazione in un’area pubblica.
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